Da alcuni anni nelle sale di attesa di molti centri di medicina e chirurgia estetica le poltrone non sono occupate più esclusivamente da donne
Blefaroplastiche, otoplastiche, rinoplastiche ma poco spesso gli uomini, al contrario delle donne, si preoccupano delle adiposità localizzate del proprio corpo, fatta una eccezione: l’accumulo di grasso a livello del pube.
Il motivo di tale preoccupazione è che questo tipo di adiposità crea quello chiamato “Effetto iceberg”. In un iceberg la maggior parte del ghiaccio giace sotto la superficie del mare mentre quello che sporge è solo una piccola parte di esso, esattamente come buona parte della base del pene giace nascosta sotto il grasso pubico. Il tessuto adiposo in sede pubica determina un accorciamento visivo del pene, poiché il grasso accumulato tende a ricoprire parte della sua base “rubando” visivamente vari centimetri ad esso. In questo caso il pene appare più corto alla vista perché parte di esso è ricoperto dal grasso. L’adipe a livello del pube non rappresenta un problema solo dal punto di vista “visivo”, ma anche funzionale dal momento che l’accumulo adiposo causa una minore profondità di penetrazione - durante un rapporto sessuale - con minore stimolazione della partner e minore soddisfazione sia dell’uomo che della donna
È interessante notare come mediamente, per ogni dieci chilogrammi di sovrappeso, vi sia un accorciamento penieno visibile di circa un centimetro, con relativa minore lunghezza di stimolazione sessuale. Un uomo di peso normale, ad esempio, 70 chilogrammi che abbia una lunghezza del pene allo stato eretto di 13 centimetri, arrivando a pesare 100 chilogrammi di peso, avrebbe un pene “accorciato” di 3 centimetri. I restanti centimetri del pene sarebbero bloccati dal suo strato di grasso a livello del pube.
Come risolvere questa situazione? Ovviamente la cosa migliore nel caso appena citato sarebbe quella di invitare il paziente a dimagrire di 30 kg, ma sappiamo che ciò è difficile da realizzare. Ecco allora che ci può venire incontro la medicina e la chirurgia estetica, che possiede varie armi per ridurre il grasso localizzato ed in questo caso particolare il grasso pubico.
Naturalmente una liposuzione chirurgica andrebbe ad eliminare concretamente il problema ridando al pene le sue naturali dimensioni esterne, ma non molti maschi sono disposti ad un intervento chirurgico in una zona molto cara ed intima che porterebbe anche ad un periodo di debilitazione e di conseguente riposo sessuale. Migliore è l'approccio medico con terapie molto più soft e con l'immediata possibilità di ripresa dei rapporti intimi.
In questo caso risultati eccellenti provengono dalle nuove metodiche di lipoemulsione cutanea laser effettuata attraverso delle sottilissime fibre ottiche che rendono il trattamento minimamente invasivo ma altamente risolutivo. Il grasso viene sciolto con il calore emesso da un laser e successivamente eliminato attraverso le normali vie di drenaggio linfatico, il tutto in assenza totale di dolore ed in circa 60 minuti.
Altra possibilità viene data dalla terapia cavitazionale e dalla radiofrequenza con risultati meno rapidi da raggiungere dovendo effettuare un ciclo di 8 - 12 sedute e alcune volte meno soddisfacenti anche se utili al recupero di qualche cm.
Aumentare gli effetti visivi di allungamento definendo i peli attorno ai genitali
Parallelamente ai trattamenti prima descritti, l’effetto visivo di allungamento del pene può ancora migliorare praticando una attenta epilazione che non deve essere di tutta la zona dei genitali, ma solo in alcune zone “strategiche” le quali , una volta “ripulite” dai peli, scopriranno ancor più la pelle peniena, regalando un importante e definitivo suo allungamento, sempre ben visto dalle donne anche se spesso durante un rapporto non è importante la quantità ma la qualità, di cui ognuno è responsabile.