Se rosse, basta un laser a diodo per cancellarle; se bianche, la sfida si complica
Le smagliature sono un inestetismo molto diffuso, dovuto ad una mancanza di elasticità da parte della pelle. Dopo un assottigliamento e una perdita di irrorazione sanguigna, infatti, sulla cute si producono dei veri e propri solchi, dal colore variabile: se rossa o rosea, vuol dire che nella smagliatura è presente ancora un minimo di circolazione sanguigna; se è bianca, invece, il sangue non scorre più e siamo di fronte ad un problema di difficile soluzione.
Per eliminarle, la scelta migliore è quella di affidarsi ad una terapia che preveda l’utilizzo del laser. Per le smagliature che presentano ancora i segni di un’irrorazione sanguigna, può essere utilizzato solo il laser a diodo con forte potenziale energetico che non produca abrasione dermica; per le strisce bianche, invece, è consigliabile prima effettuare una dermoabrasione con laser ad erbium, che servirà a riattivare la circolazione sanguigna, e poi solo in un secondo momento quello a diodo.
Altra soluzione, infine, prevede l’utilizzo dell’endolaser: si tratta di un laser trasmesso da una fibra ottica che si inserisce sotto la cute e che riesce a ripristinare l’irrorazione sanguigna.